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domenica 19 aprile 2009

L'insistenza nella preghiera dai Sermoni di Sant'Antonio di Padova



26 giugno
L'insistenza nella preghiera dai Sermoni di Sant'Antonio di Padova
II L’insistenza nella preghiera.

“E io vi dico: Chiedete e vi sarà dato”(Lc. 11,9) .Dice il profeta Zaccaria:” Chiedete al Signore la pioggia della sera, ed egli manderà la neve;e darà loro piogge abbondanti e a ciascuno era dei campi”(Zc 10,1).

Nella neve che è candida e fredda è raffigurato il nitore della castità;nelle piogge abbondanti la compunzione accompagnata dalle lacrime; nell’era la compassione per le necessità dei fratelli , che sempre deve verdeggiare nel campo del nostro cuore. Queste tre cose dobbiamo chiedere al Signore, anche se non al mattino presto, almeno sul far della sera, cioè in un secondo momento, giacchè prima di tutto dovremmo cercare il regno di Dio e la sua giustizia. (cf. Mt.6,33; Lc 12,31).I mondani chiedono prima di tutto le cose terrene, e per ultime quelle eterne, mentre prima dovrebbero incominciare dal cielo, dove stà il nostro tesoro, e dove perciò dovrebbero anche il nostro cuore( cf. Mt 6,21; Lc 12,34), e anche la nostra domanda.

“Cercate e troverete” (Lc. 11,9).Dice la sposa del Cantico dei Cantici “ Mi alzerò e mi aggirerò per la città : per strade e piazze cercherò colui che la mia anima ama” (Ct 3,2).La città raffigura la patria celeste, nella quale ci sono strade e piazze, vale a dire gerarchie angeliche minori e maggiori.L’anima alzandosi, vale a dire sollevandosi dalle cose terrene , va in giro quando contempla l’ardente amore dei serafini verso Dio, quando osserva la sapienza dei cherubini nei riguardi di Dio, e così degli altri ordini angelici, tra i quali è alla ricerca del suo sposo. Ma poiché egli è molto più in alto di tutti, non trova, e quindi è necessario che essa superi con lo sguardo della mente le sentinelle , cioè gli spiriti celesti, per poter trovare il suo amato.

“ Cercate e troverete”. Dice Sofonia: “ Cercate il Signore voi tutti, umili della terra , che avete praticato i suoi precetti; cercate la giustizia, cercate l’umiltà per trovarvi al riparo nel giorno della sua ira” (Sof 2,3). E Amos :” Cercate il Signore e vivrete. Non rivolgetevi a Betel, non andate a Galgala e non pensate a Bersabea” ( Am 5,4-5).

I figli di Israele avevano fabbricato dei vitelli d’oro e li avevano collocati a Betel, per adorarli in quel luogo(cf. 3Re 12,32).Nell’oro è simboleggiato lo splendore della gloria temporale, nel vitello la lussuria della carne. Non cercate queste cose.

“Non andate a Gàlgala “, che s’interpreta “ pantano”, figura del fango della lussuria, nella quale i porci si rotolano, “ E non passate a Bersabea”, che si interpreta “ settimo pozzo”, vale a dire abisso di cupidigia, che è assolutamente senza fondo, come il settimo giorno del quale si legge che non ha fine .” Cercate, dunque, il Signore finchè si fa trovare; invocatelo mentre e vicino” (Is 55,6).

Infatti continua “ Bussate e vi sarà aperto”(Lc 11,9) .Leggiamo negli atti degli Apostoli : “ Pietro continuava a bussare . Quando finalmente aprirono la porta e lo videro rimasero stupefatti” (at 12,16).Pietro liberato dalla prigione per opera di un angelo, raffigura colui che per , mezzo della grazia di Dio viene liberato dal carcere del peccato.Costui deve bussare con perseveranza alla porta della corte celeste, e allora gli angeli gli apriranno, presenteranno cioè al cospetto del Signore la sua devota orazione: e il loro stupore , per così dire , non è altro che la gioia che provano per un peccatore che fa penitenza (Lc 15.10).

Tratto dai Sermoni di Sant’Antonio da Padova pagg.339-340 -Messaggero di Sant’Antonio Editrice.

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